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MONUMENTI E LUOGHI DI INTERESSE CULTURALE

La parrocchiale di Redondesco dedicata a San Maurizio martire

La chiesa originale risale a Matilde di Canossa (XI- XII secolo); di questo primo edificio rimangono la struttura a tre navate e le dodici colonne romaniche. Nel XV secolo venne edificata, invece, la volta a botte in cotto della navata centrale. La facciata, realizzata a fine Ottocento, è neogotica ed è accompagnata da uno slanciato campanile a cuspide.Lungo la navata destra, gli affreschi superstiti e la pala di “Cristo risorto con i Santi Maurizio e Sebastiano”, di scuola apparentemente mantegnesca, donata da Federico II Gonzaga che pare si sia fatto ritrarre in uno dei due santi. Interessante anche il coro ligneo nell’abside, intagliato nel 1752. Sull’altare a capo della navata sinistra è la statua della “Madonna in trono” proveniente dalla perduta chiesa dei Disciplini.

Nel centro abitato sorge anche la chiesa di San Domizio.

Il romitorio di San Pietro
romanico con affreschi del Quattrocento di pittore ignoto. Le scritte sugli affreschi testimoniano una lunga frequentazione del luogo, anche da parte di eserciti stranieri: infatti, alcune risalgono ai Lanzichenecchi, altre sono di epoca napoleonica. Il Romitorio di S. Pietro, in stile romanico, risale al secolo XI. E’ posizionato in un luogo piuttosto isolato ed è circondato dal fossato Tartaro. E’ a navata unica e il campanile presenta quattro bifore a tutto sesto. Fu per molti secoli sede di eremiti che conducevano una vita contemplativa.







Il Castello


Il Castello, per certi aspetti simile a quello di San Giorgio a Mantova, testimonia l’importanza dell’influenza medioevale. Risale, infatti a tale periodo ed è l’edificio a scopo difensivo più antico rimasto a Redondesco.
Il Castello, o quanto di esso rimane, è costituito da una cortina, in parte merlata, anche se i merli, ghibellini, sono interamente rifatti.

La torre d’ingresso è alta, sovralzata mediante una cella campanaria munita di due aperture arcuate su ogni lato. Ma già prima di tale sopralzo la torre possedeva una cella superiore, pure dotata di due finestre arcuate per lato, eccetto quello frontale oggi occupato dal quadrante dell’orologio. Malgrado le varie riprese, questa potè essere l’originaria torre d’ingresso al borgo, tardo medievale; davanti ne venne eretta un’altra, più larga e più bassa. Tale avantorre è a sua volta doppiamente forata a destra da una porta arcuata già dotata di ponte levatoio (restano le sedi dei bolzoni), a sinistra da una pusterula (oggi murata), anch’essa già dotata di passerella levatoia.
Rimangono la torre principale (affrescata interamente nel ‘300) e quattro torrioni. Oggi è di proprietà comunale.
Il castello fu residenza dei conti di Redondesco e dopo la loro cacciata divenne sede del pretorio e residenza dei giudici municipali. Ebbe un ruolo molto importante anche durante il dominio dei Gonzaga: essendo posto in posizione strategica, era infatti determinante per controllare o fermare movimenti militari sulla Postumia.

La Biblioteca comunale
Dal settembre 2020, in piazza Castello, nella palazzina adiacente la municipio, è aperta e attiva la BIblioteca comunale che aderisce alla Rete bibliotecaria Mantovana:Oltre alla ttività consueta di prestito e promozione della lettura la BIblioteca promuove e organizza iniziative ed eventi culturali.

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