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La porzione occidentale del territorio mantovano è segnata dal bacino del fiume Chiese, un’asta verticale che da Casalmoro scende fino alla confluenza con l’Oglio, appena più a sud di Canneto. E’una zona che ha saputo sviluppare un artigianato industriale di successo, capace di una grande e insospettabile suggestione ambientale e ricca di curiosità storiche.

Il Comune di Redondesco, in particolare, è situato sulla sponda sinistra dell’Oglio Inferiore.

Va ricordato il centenario Platano, soggetto a tutela, che si trova al centro di un campo posizionato lungo la via Postumia.

PERCORSI
a) Antiche atmosfere

La porzione occidentale del territorio mantovano è segnata dal bacino del fiume Chiese, un’asta verticale che da Casalmoro scende fino alla confluenza con L’Oglio, appena più a sud di Canneto. Per trovare la natura rigogliosa e carica di emozioni bisogna spostarsi sino ai sentierini sterrati che costeggiano il Chiese oppure bisogna spingersi un po’ più in giù e oltrepassare Acquanegra, per raggiungere l’Oasi Naturalistica “Le Bine”, dove il fiume Oglio crea un’ansa di vegetazione lussureggiante e gonfia d’acqua queti luoghi che hanno mantenuto un raro fascino ambientale. Il mezzo ideale è la bicicletta, si può tagliare verso sud-ovest e pedalare lungo la strada bassa che collega Casaloldo, Asola e Casalromano. Canneto sull’Oglio è posto poco lontano e lo si può raggiungere sia dalla strada di Mariana e Acquanegra, sia poco più a sud da Redondesco. L’itinerario offre così una possibile opzione: raggiungere il piccolo borgo dalle leggende medievali di Mariana Mantovana o decidere per le atmosfere di misticismo religioso del Romitorio di San Pietro di Redondesco.

b) Percorso tra i Castelli

Iniziamo l’itinerario da Ponti sul Mincio e dal suo affascinante borgo caratterizzato dal castello-recinto. Poco distante la fortezza di Monzambano, dotata di ampio giro di mura che abbraccia due colli. La vicina frazione di Castellaro Lagusello è stata recentemente riscoperta e suscita grande interesse sui visitatori. Passando tra piantagioni di vigneti si giunge a Cavriana dove un tempo esisteva una delle rocche meglio unite dello Stato gonzaghesco. Da qui si giunge a Volta Mantovana dove un tempo esisteva anche un forte- castello, testimoniato da due solenni torri. Scendendo in pianura in direzione Roverbella si giunge a Castiglione Mantovano che conserva integri giri di mura medievali. Da qui si perviene a Canedole, un tempo fornito di mura e torri, ne resta solo una. Si passa poi per Castelbelforte e successivamente Castel D’Ario, famoso per la torre della fame. Nelle vicinanze si trova Villimpenta con la presenza del bel castel-recinto. Attraversando il ponte sul Po si giunge a Revere, altro centro fortificato gonzaghesco. Verso sud raggiungiamo Sermide, un tempo fortezza e difesa dei confini orientali.

Da Mantova raggiungiamo Castellucchio, che del suo apparato difensivo conserva una bella porta, fino a Marcaria, un tempo dotato di un notevole castello. Passando per Acquanegra giungiamo a Redondesco con il suo ampio e complesso apparato difensivo. Ancora un po’ e si arriva a Mariana Mantovana, uno dei comuni più piccoli della provincia, che conserva con orgoglio la bella torre posta accanto alla porta ed un tratto di mura. Passiamo per Piubega e ammiriamo una torre, unico resto di un sistema difensivo molto ampio. Lungo l’ultimo tratto incontriamo la torre isolata nei pressi di San Martino Cusnago, paese noto per la presenza dello sfarzoso palazzo eretto dal Fancelli. Concludiamo l’itinerario con Ceresara, dove si trova una grande torre con porta passante.

c) Dove siamo

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